Nuovo Complesso Parrocchiale Santa Maria del Carmine

Un enorme pino marittimo indica l’ingresso su via Petraro e un nuovo pino marittimo segnala l’inizio della via lucis/via crucis attraverso uno spazio semipubblico che porta al cuore del sagrato richiuso da un cancello che, come il Sacro Sepolcro, si apre sul cuore della comunità pastorale. Qui, con il campanile di Pompei sullo sfondo, sul sagrato si affacciano l’aula liturgica ed il salone della comunità pastorale. Oltre il sagrato, un giardino privato offre un luogo di riflessione, in preparazione all’ingresso nell’aula ecclesiale attraverso il cammino della luce. Una parte della facciata della Chiesa si apre: una parete mobile si alza e permette di utilizzare l’area presbiteriale interna anche verso l’esterno mostrando il cuore liturgico verso il sagrato quando necessario alle funzioni all’aperto. Dall’interno questa parete apribile mostra la parola del Signore, scritti in braille, visibili con la luce del pomeriggio. Il campanile si erge sul sagrato come una lama di pietra incastrata perpendicolarmente nella facciata sottolineando l’ingresso bronzeo ai suoi piedi: al suo interno contiene un pozzo di luce e di ventilazione naturale per l’aula. Pochi materiali: pietra, verde dei tetti, legno, acqua, vetro per le parti finestrate e bronzo – ottone per il cammino della luce che sottolinea il percorso d’ingresso nell’aula liturgica passando idealmente dalla penitenzeria al fonte battesimale per poi concentrare la visuale del fedele sull’immagine della Madonna del Carmelo sul fondo dell’aula e invitare poi a girarsi verso l’area presbiteriale dove si trovano i poli liturgici.

In collaborazione con:

Progettazione architettonica: Arch. Massima Pica Ciamarra – Pica Ciamarra Associati – Napoli

Artista: Gianni Pisani – Napoli

Liturgista: Ing. Stefano Zanella